Storia dei Barbieri : tra sacralità e tradizione

L’arte di tagliare i capelli ha radici antichissime, tanto che si hanno testimonianze di uomini che praticavano questa professione addirittura in epoca preistorica. Questo rende il barbiere uno dei mestieri più antichi della storia. Nel corso dei secoli, poi, questa professione ha acquistato sempre più prestigio e in alcune culture colui che tagliava i capelli era considerato un’istituzione. Ma andiamo con ordine.

Il Barbiere nell’antichità

La storia del barbiere comincia più di due milioni di anni fa, durante il paleolitico, dove si pensava che tagliare i capelli fosse una sorta di buon auspicio contro oscuri presagi. Per questo motivo il compito era svolto da persone di alto rango all’interno della tribù come sacerdoti o saggi.

Con il passare dei secoli i barbieri conquistano via via una posizione sempre più privilegiata all’interno della società. Nell’antico Egitto alcuni di loro erano infatti deputati a radere integralmente barba e viso dei sacerdoti ogni tre giorni. Attività di alto prestigio perché si credeva che tale operazione purificasse la funzione dei sacerdoti.

Nella Grecia del 5° secolo avanti Cristo nascono invece i primi saloni da barbiere. Questi luoghi diventano veri e propri spazi di aggregazione dove le alte personalità della polis discutevano di politica e filosofia anche a una volta finito il taglio.

I Medici-Barbieri

In epoca medievale abbiamo un’interessante svolta. Bisogna sapere che in quei secoli i sacerdoti erano deputati ad eseguire operazioni di microchirurgia e prelievo del sangue, il tutto aiutati dalle abili mani dei barbieri. Con il concilio di Tours (1063), Papa Alessandro III decise però che tutti i sacerdoti dovevano rinunciare a queste pratiche perché ritenute distanti dalla virtù ecclesiastica. Quindi, vista l’esperienza accumulata come assistenti, i barbieri furono autorizzati a compiere queste operazioni nei propri saloni. In particolare, si dileguavano della pratica del salasso che consisteva nel prelievo di una massiccia quantità di sangue dal paziente perché si credeva facesse bene alla pressione sanguigna.

Per pubblicizzare i saloni che attuavano questa attività, all’ ingresso della bottega veniva esposta un’asta con spirale bianca e rossa. Con il bianco a simboleggiare le ossa e il rosso il sangue. Questa pratica durò fino a fine ‘700 cioè fino a quando si arrivò a un tale progresso della medicina che le attività terapeutiche tornarono a essere svolte esclusivamente da medici e chirurghi; con i barbieri che tornarono alla loro primaria mansione, quella della cura dei capelli e barbe.

Il barbiere oggi

Oggi chiaramente non ci passerebbe neanche per la testa di andare dal barbiere e chiedere un prelievo del sangue per abbassare la pressione. Sarebbe da pazzi. Molti saloni però, soprattutto nel mondo anglosassone, espongono ancora la famigerata effige bianca e rossa in onore di questa professione ricca di storia e tradizione.

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